SCAPOLI – Il Sindaco di Scapoli Renato Sparacino interviene sulla nota vicenda dell’Orso rinvenuto morto nell’area delle Mainarde molisane, ricadente nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. “Non dobbiamo assolutamente criminalizzare nessuno a priori per questa vicenda, ancor più in assenza di cause certe e certificate che sono ancora al vaglio delle Autorità sanitarie. Né i cacciatori che in tanti anni hanno dato prova di grande sensibilità e rispetto per la fauna protetta, né gli allevatori che, con notevoli sacrifici, riescono ancora nonostante tutto a mantenere in vita le proprie piccole attività e men che meno gli agricoltori, autentiche sentinelle dell’ambiente anche se vestite soltanto della divisa lacera cucita sulla loro pelle da un’agricoltura eroica e con redditi da miseria, che per millenni hanno convissuto pacificamente con lupi e orsi contribuendo di fatto, e non poco, a salvaguardarli dall’estinzione.
Piuttosto facciamoci tutti un esame di coscienza e guardiamo con più scrupolo, sensibilità e attenzione ai tanti problemi soprattutto di sopravvivenza che attanagliano le molteplici attività dei paesi del Parco, sempre più abbandonate al loro destino, non solo prive di validi e concreti incentivi, ma oppresse e strozzate all’inverosimile da aspetti esageratamente e immotivatamente vincolistici. Cerchiamo, quindi, di individuare, non solo i veri motivi dei mancati impegni e delle promesse non mantenute, ma i responsabili dell’esasperazione della nostra gente. Questo lo dico senza in alcun modo voler giustificare un atto indegno, incivile e infame, però, è arrivato il momento di chiederci tutti con umiltà, ciascuno per il proprio livello di responsabilità, se veramente abbiamo fatto fino in fondo quanto ci compete nei confronti di tutti, persone, ambiente e animali compresi. È facile fare gli ambientalisti solo di domenica tanto per seguire una moda o peggio ancora speculare e fare leva su facili emotività, non vivendo quotidianamente la realtà drammatica dei nostri paesi, questi sì destinati all’estinzione. Non è con il “terrorismo ambientale” che si tutelano ambiente, persone e orsi”.