FIRENZE – Non ce l’ha fatta Gabriele Gravina a ribaltare i pronostici della vigilia e scalzare cosi dopo quindici anni Mario Macalli dalla massima poltrona della Lega Pro, la ex serie C. Un impero impossibile da scalare dunque con il dirigente milanese riconfermato nella giornata di oggi per la quinta volta consecutiva con 42 voti a favore contro i 26 di Gravina.
Non è stata però una passeggiata per il 75enne ex vice presidente del Pergocrema. Duro e combattuto è stato lo scontro con Gravina, ex presidente del Castel di Sangro e attualmente capo delegazione dell’Under 21, inseritosi all’ultimo nella lotta al vertice della Lega Pro e portatore di una nuova idea dalla stessa da più parti osteggiata, come l’introduzione delle squadre B (riserve) dei grandi club, in un contesto invece storica sede di realtà anche importanti fatta di tanti capoluoghi di provincia o di regione.
La terza serie del calcio italiano resta dunque saldamente nelle mani di Mario Macalli, nessuna ventata di novità per un calcio ormai in crisi da tempo.
A. T.