SULMONA – E’ stata effettuata nella tarda mattinata di ieri presso il centro di medicina legale di Sulmona, l’autopsia sul corpo del povero Cesidio Di Vito, pensionato sessantanovenne di Sulmona investito alcune sere fa in Via Sallustio mentre faceva rientro a casa per la cena. Intanto gli uomini del Distaccamento Polizia Stradale di Castel di Sangro coordinati dai Sovrintendenti Giovanni Ricci e Lorenzo Di Censo, intervenuti sul luogo dell’incidente, stanno cercando di ricostruire al meglio la dinamica del tragico evento infortunistico, valutando le eventuali responsabilità a carico della ragazza Sulmonese di 31 anni alla guida dell’auto che ha investito l’anziano e gli eventuali provvedimenti da adottare nei confronti della stessa.
L’incidente è avvenuto l’altra sera intorno alle 19.30 in Via Sallustio, poco distante dal Commissariato di Polizia e dalla Compagnia Carabinieri di Sulmona, Cesidio Di Vito, ex dipendente della Magneti Marelli stava facendo rientro a casa dove ad aspettarlo per la cena c’erano la moglie e la figlia, quando per cause in corso di accertamenti, mentre attraversava la strada, è stato investito da una Fiat Panda condotta da una ragazza 31enne di Sulmona, neo patentata.
L’uomo a seguito dell’urto di forte entità è caduto a terra a circa dieci metri di distanza morendo sul colpo dopo aver battuto violentemente il capo al suolo. Inutili i soccorsi dei passanti e del personale medico giunto tempestivamente sul luogo dell’incidente. Alla tragica scena hanno assistito anche la moglie e la figlia dell’uomo che erano sul balcone per vedere se stesse arrivando. Ancora sotto choc la ragazza che ha investito l’uomo che è medicata al Pronto Soccorso, la quale ha affermato di non aver visto l’uomo e di non essersi accorta di nulla.
Le condizioni atmosferiche erano avverse poiché vi era una forte pioggia in atto e il tratto di strada era poco illuminato, sebbene tra i più trafficati della città. Proprio per la scarsa illuminazione e la velocità tempo addietro vi furono accese proteste da parte dei residenti che chiedevano maggior sicurezza. Gli stessi, tra i quali anche Di Vito, a mezzo raccomandata chiedevano al comune di intervenire con urgenza, attuando opere di messa in sicurezza della strada, spesso percorsa a forte velocità sebbene la scarsa visibilità.
Cesidio, ex operaio della Magneti Marelli, molto conosciuto e ben voluto da tutti nella zona, aveva diversi colleghi in Alto Sangro ed era legatissimo alla famiglia, in particolar modo alla figlia, era umile e per bene. “Non meritava questa fine” commentano quanti lo conoscevano. Oggi i funerali a Sulmona.
P. M.