CASTEL DI SANGRO – Ancora fondi per la perennemente inconclusa SS 656 di Fondovalle Sangro, la superstrada che nelle intenzioni originarie doveva collegare i territori dell’Abruzzo interno con la costa adriatica e che invece da circa quarant’anni non trova sbocchi. L’ultimo del lungo elenco di fondi stanziati e poi deviati o mai utilizzati risale allo scorso 21 dicembre, quando nella Legge di Stabilità sono stati approvati 30 milioni destinati al completamento del tratto tra Sant’Angelo del Pesco e Quadri, i 6 km dell’apocalisse.
La Fondovalle Sangro, arteria più importante dell’area industriale della Val di Sangro (la più sviluppata di tutto l’Abruzzo), ultimamente è lasciata in stato di semi-abbandono anche dal punto di vista della manutenzione, risultando a chiunque la percorra piena di dossi e con il fondo stradale molto sconnesso in ampi tratti. Tutto questo può sembrare un controsenso, considerando i circa 500 mezzi pesanti e l’innumerevole quantità di autovetture che la percorrono ogni giorno. E il completamento era auspicato anche dalla Fiat, che con lo stabilimento Sevel nel nucleo industriale di Atessa occupa più di 6000 persone, lamentando mancanza di attenzioni riguardo i trasporti tanto su gomma quanto ferroviari.
Speriamo che con questi 30 milioni, decisamente insufficienti a coprire il costo dell’opera che era stato preventivato in circa 160 milioni di euro, l’Anas riesca a mettere a punto la progettazione esecutiva. E che con i 10 milioni che sembrano essere stati stanziati dall’Anas stessa, con i 15 milioni stanziati dallo Stato per il 2014 e gli altri 15 stanziati per il 2015, si riesca a proseguire un po’ nella costruzione. Siamo così a circa 70 milioni, gli altri 90 forse arriveranno per finire i lavori entro i prossimi decenni. Tempo permettendo.
D. R.