CERRO AL VOLTURNO – Il possibile e paventato ingresso di alcuni comuni abruzzesi, posti quasi ai confini regionali con il Molise, stuzzica ed anima il dibattito politico in questi giorni. La volontà di Castel Di Sangro di voler entrare a far parte del territorio molisano e di conseguenza della provincia pentra è stata accolta da tutti con grande interesse e stupore.
Uno dei primi ad esprimersi in tal senso è stato proprio il presidente dell’ente di via Berta, Luigi Mazzuto, che ha incontrato anche il promotore di questa iniziativa, il vicesindaco di Castel Di Sangro Angelo Caruso. Interessata da vicino a questa operazione è anche la Valle del Volturno. Il primo cittadino di Cerro al Volturno, Vincenzo Iannarelli (foto) si è detto pronto ad impegnarsi attivamente affinchè il tutto possa avvenire a breve, stimolando anche l’interesse di amici amministratori abruzzesi.
Il personaggio politico guarda oltre. La sua ipotesi di progetto di ampliamento non riguarda solo ed esclusivamente l’Abruzzo e l’aquilano, ma anche una parte della provincia di Chieti, prevede passaggi dalla Campania verso il Molise di alcuni comuni della Provincia di Caserta e Benevento, di passaggi dalla
Puglia di alcuni comuni della provincia di Foggia ed eventualmente in ultima ipotesi anche il passaggio dal Lazio verso il Molise di alcuni comuni della provincia di Frosinone. In particolare il suo progetto di ampliamento prevede l’annessione alla Regione Molise di 9 comuni dalla provincia di Frosinone per circa abitanti 15.000, 7 comuni dalla provincia di Chieti per abitanti 10.000, 7 comuni della provincia di Foggia per circa abitanti 13.000, 13 comuni della provincia di Caserta per circa abitanti 22.000 e 12 comuni della provincia di Benevento per circa 30.000 abitanti.
In totale passerebbero alla regione Molise circa 50 comuni con un incremento della popolazione di circa 90.000 abitanti. La regione Molise passerebbe da 136 comuni a 186 e la popolazione passerebbe da 320.000 a 410.000 abitanti. «Questo è un percorso antico del quale si discute da qualche tempo – spiega Vincenzo Iannarelli – e sono convinto che dobbiamo avere il coraggio di ripensare i confini della nostra regione.
I numeri del Molise sono troppo piccoli perchè consentano di continuare a camminare da soli. Mi ritengo pienamente favorevole a questa iniziativa intrapresa dal presidente della Provincia di Isernia Luigi Mazzuto che si è attivato insieme al vicesindaco di Castel Di Sangro per un possibile allargamento della nostro territorio provinciale con una rivisitazione dei confini territoriali.
L’ingresso di Castel Di Sangro e di altri comuni del vicino Abruzzo, che per questioni logistiche e di comodità già utilizzano i servizi offerti dalla terra pentra, rappresenterebbe una manna dal cielo e una vera e propria linfa vitale per far ripartire l’economia e per permettere la creazione di una vera e propria macro-regione, accresciuta sicuramente dal punto di vista del numero di abitanti.
Il nostro problema – continua Iannarelli – è che il Molise è piccolo e per questo se potessimo allargare i nostri confini e ripercorrere quindi anche la nostra storia sarebbe un fatto positivo. E’ chiaro che il discorso non riguarda solo la Campania, ma potrebbero aggregarsi anche le zone di confine delle altre regioni limitrofe i comuni della Puglia, del Lazio, ma anche in Abruzzo, l’alto vastese, la zona del Sangro. Questo passaggio potrebbe scongiurare anche l’eventuale soppressione della nostra provincia tanto paventata in questi ultimi giorni.
Da sempre gli abitanti di Cerro e anche quelli di molte zone della Valle del Volturno, si recano in territorio Abruzzese per vari scopi e tra le due popolazioni esiste un legame molto forte e costruttivo. Anche l’economia locale potrebbe reagire bene ad un allargamento dei confini provinciali e all’ingresso di comuni importanti come Castel Di Sangro, Alfedena, Scontrone ed altri.
Un’idea che stuzzica un po’ tutto e che sicuramente non rimarrà incompiuta. Essendo stato nella passata legislazione – conclude il sindaco di Cerro – anche consigliere provinciale per la zona del Volturno, conosco a fondo le problematiche dei nostri territori, che potrebbero essere alleviate in parte con questa modificazione territoriale.
Spero vivamente che qualche politico che in questi giorni ha storto un po’ il naso in merito all’avvicendamento, solamente perché pensa che verranno perse poltrone per lasciar spazio anche all’Abruzzo, torni sui suoi passi e valuti positivamente questa iniziativa,
D’altronde Abruzzo e Molise da sempre rappresentano due regioni cugine ed unite dalla storia».