ATELETA – Sono stati dimessi T. D. M. e A. R., rispettivamente di 29 e 27 anni, investiti la sera del 27 Febbraio scorso a seguito di una lite che sarebbe scaturita da futili motivi davanti a un bar di Ateleta. La diagnosi e la prognosi inferiore ai venti giorni, riportata nella certificazione medica rilasciata a ognuno dei due giovani investiti, alleggerisce di molto la posizione di F. L. D., stravolgendo la tipologia del capo di imputazione che andrebbe a costituire il quadro accusatorio nell’eventuale iter giudiziario nei confronti dell’uomo di origini molisane, che quella stessa sera ha riferito agli uomini del Comando Stazione Carabinieri di Ateleta la sua versione dei fatti in merito all’accaduto.
Nei giorni scorsi i Carabinieri hanno chiamato a rendere testimonianza diversi giovani che quella sera erano presenti in Piazza XX Settembre, il tutto al fine di ricostruire l’esatto evolversi dei fatti e fare piena luce sulla vicenda. Certo è che F. D. L., nel pomeriggio del 27 Febbraio scorso, abbia avuto una lite scaturita da futili motivi con alcuni giovani del luogo, tra i quali T. D. M. e A. R., e intorno alle 23.00, in una “nuova fase” della stessa discussione, con la sua auto, abbia investito i due per poi allontanarsi e recarsi immediatamente presso la vicina Stazione dei Carabinieri.
Agli uomini dell’Arma, prontamente intervenuti sul luogo dell’incidente, l’uomo avrebbe spiegato le motivazioni poste alla base della sua azione, culminata in uno spiacevole episodio che ha funestato la serenità e la tranquillità del piccolo centro montano e che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. L’entità delle lesioni riportate dai giovani investiti e il fatto che il P. M. di turno presso il Tribunale di Sulmona, basandosi sugli elementi in suo possesso, non ha ritenuto opportuno prendere alcun tipo di provvedimento nei confronti di F. D. L., lascia intendere e presupporre che questa vicenda proseguirà il suo iter giudiziario nelle Aule di un Tribunale solo se le parti coinvolte presenteranno Querela.
Comunque al di là di come finirà questa vicenda e tante altre simili purtroppo avvenute in luoghi e tempi diversi, senza fare assolutamente riferimenti specifici alla stessa nè tantomeno ai suoi protagonisti, riteniamo sia opportuno da parte di molti giovani e non, iniziare a valutare e desistere dal porre in essere alcune azioni di violenza e aggressività, azioni ingiustificate che si manifestano sempre più spesso in ogni luogo e soprattutto per motivi futili e li allontanano anni luce da una società e uno stile di vita costruttivo, pacifico e civile, azioni che spesso purtroppo riservano amare sorprese, rendendoli protagonisti in negativo.
Art. di redazione