AGNONE – Domani 21 marzo, proprio dopo la festa del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, l’Associazione di Iniziative Culturali, Sociali ed Economiche, “Il Glicine”, ha organizzato un incontro-dibattito presso la sala della Società Operaia di Carovilli, con il quale si vogliono ricordare lo spirito che animava coloro che diedero vita all’idea di costruire l’ospedale di Agnone e gli sforzi messi in atto per raggiungere quell’obiettivo.
Tutto ciò non per esclusivo amore della storia, ma per iniziare ogni ragionamento dal fatto concreto che quella struttura è stata fortemente voluta e realizzata dalla popolazione che oggi ne viene privata.
“Le prestazioni sanitarie non possono essere di scarsa qualità – afferma il Presidente del “Glicine”, Luciano Scarpitti – anche i cittadini delle zone montane hanno diritto ad essere curati secondo le migliori conoscenze scientifiche, ma occorre rendersi conto che non possono essere adottati i criteri organizzativi validi per le grandi città; lì un solo quartiere raccoglie 320 mila abitanti, mentre da noi quegli stessi abitanti sono dispersi su tutto il territorio regionale. Da un lato, quindi, esiste il dilemma: come soddisfare la forte richiesta di qualità proveniente dai cittadini – aggiunge Scarpitti – dall’altro la necessità di attirare pazienti dalle altre regioni proprio per procurare entrate supplementari e con esse risparmi nella gestione delle strutture. Nel suo piccolo a queste due esigenze rispondeva l’ospedale “San Francesco Caracciolo” di Agnone”.
Le statistiche relative alle presenze nel nosocomio di Agnone ci dicono che ben il 25 per cento dei ricoveri riguardava pazienti provenienti da altre regioni, principalmente dai paesi limitrofi dell’Abruzzo, e che il bacino di utenza era di oltre 30 mila persone; oggi a queste non vengono indicate possibilità alternative.
All’incontro-dibattito prenderanno parte i rappresentanti dei comuni di molti paesi dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese, i sindaci di Carovilli, Antonio Cinocca, e di Schiavi d’Abruzzo, Luciano Piluso, ed i rappresentanti delle associazioni nate per sensibilizzare le amministrazioni sul problema: Articolo 32 di Agnone, con Franco Di Nucci e Armando Sammartino, Articolo 32 di Castiglione Messer Marino, con Vincenzo Piccirilli, Il Cittadino c’è, con Nunzia Zarlenga, e tutte le autorità invitate che vorranno intervenire.