ROMA – Il Presidente del WWF Italia Stefano Leoni, in una lettera aperta al presidente del Parco dice:
“Non comprendiamo come mai e quale sia lo scopo del corso per la formazione e la promozione di cacciatori di selezione in un contesto come quello del Parco, inserito tra quelle attività di formazione e sensibilizzazione che dovrebbero privilegiare scelte di armonizzazione e convivenza.
Avremmo con estremo piacere compreso un corso di formazione per i nostri agricoltori, per quegli allevatori presenti sul territorio, che potesse aiutarli a capire e trovare le migliori forme di convivenza possibile con la fauna selvatica, che potesse aiutarli a scegliere quali misure dissuasive mettere in atto, come facilitare l’uso di recinzioni elettrificate, odori dissuasivi, misure atte a fermare episodi di predazione, attivare quel monitoraggio costante del patrimonio faunistico presente su cui ancora non riusciamo ad avere adeguate risposte.
Invece la scelta, incomprensibile, va verso un corso che insegni e spieghi, tra l’altro, come uccidere gli ungulati. E’ questa un’attività compatibile con la missione del Parco ?
In un tale contesto e in un momento come questo dove le risorse umane ed economiche sono limitate, la notizia ci ha lasciati non poco stupiti,e come già scritto in precedenza, ci ha a dire il vero sbigottiti per quello che tutto ciò vorrebbe significare. Ben altre attività ed iniziative andrebbero sviluppate oggi che ancora l’uso illegale del veleno è prassi comune, oggi che problemi sanitari stanno emergendo sempre più pesantemente, oggi che più che mai questo patrimonio ha bisogno di essere valorizzato; non ci aspettavamo proprio una simile scelta.
Ci auguriamo che Lei riesca a farci comprendere tali scelte e quale sia la strada che il Parco vuole percorrere.”