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Il pittore dei poveri – Teofilo Patini

6 Febbraio, 2010 viteliu Archivio storico EcoDelSangro.it 175

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IL LIBRO DELLA SETTIMANA

Copertina libro Patini - Il pittore dei poveri

Il pittore dei poveri

Teofilo Patini

Autore: Virgilio Serafini

Editore: Tip. “Ars et labor” – Teramo

Anno: 1949

Tipologia: Libri biografici

Costo: Lire 400

Pagine: 160

Contenuti del libro:

Cap. 1 – La via del Paradiso

Cap. 2 – Vecchia Napoli ottocentesca

Cap. 3 – Entro stamberghe e a fianco alla sventura

Cap. 4 – La fiamma che oscilla

Le opere di Teofilo Patini

Indice delle illustrazioni

Bibliografia

Prefazione del libro

E’ questa la narrazione della vita e dell’opera di Teofilo Patini, ricostruita sugli aneddoti e soprattutto attraverso lo studio dei dipinti dell’artista che in essi trasfuse la parte più intima e vera della sua anima sensibile, pronta a vibrare dinanzi a un roseo tramonto come a palpitare di commozione per ogni umana sventura.

La vita di un pittore infatti è tutta narrata nei quadri che della sua anima colsero l’attimo di eterna beatitudine o di infinita angoscia.

Oggi, a un quarantennio dalla morte dell’artista, tante cose sono cambiate nella vita e nell’arte: nuove tendenze si sono manifestate nel campo pittorico, talvolta in meglio tal’altra forse in peggio.

Ma di un artista quello che resta è ciò che maggiormente commuove o invita a sognare, e di queste due qualità c’è abbondanza nell’opera di questo pittore, a volte assorto in visioni lontane a volte malinconico e meditativo.

Riviverne quindi la vita sulla base degli aneddoti e dei particolari che ci rimangono è stato il compito che io ho pensato di assolvere tornando sui luoghi dove egli visse, entro la casa dove crebbe fanciullo e dove tornò uomo maturo a meditare.

Quando io mi recai a Castel di Sangro, i segni della guerra e della distruzione su di essa avevano impresso un’orma di desolazione e di pianto. Pure tra i rami di un cipresso un pettirosso cantava, mentre le rondini incrociavano liete nell’aria.

E così io rividi il paesaggio di un tempo, per un miracolo della bella natura che trionfa e sorride di nuovo dopo la tempesta.

Ivi in conversazioni chi io ebbi con la figlia del pittore, signora Margherita Patini, potei conoscere tanti di quei particolari ed aneddoti che poi ho sviluppati inquadrandoli nella presente narrazione.

A lei quindi io rivolgo il mio vivo ringraziamento.

Virgilio Serafini – 1949

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