CAROVILLI – Una settimana all’insegna della cultura a Carovilli, con la mostra fotografica ‘Così lontano…così vicino’. Luciano Greco, un molisano sulla cinquantina, nativo di Busso, un medico chirurgo, un uomo altruista, si è trasformato in fotografo per documentare una realtà dai più volutamente ignorata sotto la pressione che ciascuno subisce dai propri problemi particolari: quella del continente africano, dove avvengono catastrofi umanitarie di cui spesso ci disinteressiamo.
Da Luciano Greco viene l’insegnamento opposto: guardare cosa succede ai nostri simili che vivono in Africa, guardare il sorriso di quei bambini che, seppure hanno la pelle di colore diverso, sono del tutto uguali a noi. In due viaggi effettuati in Etiopia, il dottor Greco ha raccolto una serie di fotografie che rappresentano, come dice lui, “un mondo antico e meraviglioso, povero ma nobile, pieno di dignità, che ho conosciuto ‘da dentro’, non come turista”.
Queste fotografie, che rappresentano una realtà umana con sullo sfondo una natura profondamente ostile, rimarranno esposte fino al 27 aprile a Carovilli, presso la Società Operaia. Luciano Greco, che fa parte di una equipe chirurgica che ogni anno va ad operare in un piccolo ospedale del villaggio di Quiha, nella provincia di Mekele, sull’altopiano settentrionale dell’Etiopia, si dice incantato dalla realtà che trova in quei luoghi e definisce splendida l’esperienza umana e professionale che ha vissuto, tanto da sostenere che ad essi quell’esperienza regala più di quello che essi stessi riescono a dare.
I componenti dell’equipe medica, per lavorare in sala operatoria, portano dall’Italia tutti i farmaci, i materiali di consumo e lo strumentario necessari, ma provvedono anche a raccogliere fondi presso amici e colleghi per comperare sul posto scarpe e vestiti per i bambini dei villaggi che si trovano nelle vicinanze dell’ospedale. “Siamo ricambiati da sorrisi dolcissimi, che valgono più di qualunque premio. Ognuno può aiutare questi bambini”, conclude Luciano Greco, che spera di ricavare dei fondi dalla vendita delle fotografie, che verranno utilizzati proprio per dare il sorriso ai bambini africani.
Adele Moauro