AGNONE – Alzarsi alle cinque del mattino non è mai un piacere, specialmente per i giovani. Ma c’è un giorno in cui chi non lo fa, non è un agnonese. Si tratta del 21 novembre, la giornata dedicata alla Madonna delle Grazie, che ogni anno si festeggia nella Chiesa madre di San Marco, nel rispetto dell’antica tradizione paesana.
La celebrazione della prima messa, per tradizione, è alle ore 6.00 e durante il rito viene suonata La pasturella, composta nella seconda metà dell’Ottocento dal musicista agnonese Filippo Gamberale e ispirata al mondo dei pastori e dei contadini. Una musica dolce e orecchiabile, che ha il sapore dell’antico, e che accompagna gli abitanti fino al 3 febbraio. Molto sentita dalla comunità locale, la festa della Madonna delle Grazie rappresenta per il paese l’inizio delle festività natalizie, e fino a qualche anno fa coincideva con l’arrivo della prima neve.
Si tratta di una festa cristiana che ha assunto anche altre valenze, giacché in passato era associata alla partenza degli artigiani alla volta delle regioni limitrofe, allo scopo di vendere le loro merci. Questo commercio teneva gli artigiani lontani dal paese e dalle famiglie anche durante il periodo natalizio. La nostalgia dei riti e dei canti religiosi che non riuscivano più ad ascoltare, li spinse a chiedere alle autorità religiose di anticipare al 21 novembre il canto della prima Pastorale, intonata la notte della Vigilia.
Col piacere di rivivere all’interno del borgo medievale quest’atmosfera del passato, la gente accorre numerosissima in chiesa, e all’uscita si ritrova nelle case o al bar per gustare la cioccolata calda con i biscotti raffaioli, piatto tradizionale della festa. Sempre in questo giorno, le donne iniziano a preparare ostie, mostaccioli, pizzelle e tutti i dolci tipici del Natale agnonese. Insomma, una delle feste più belle e sentite del folklore paesano, che apre ufficialmente il periodo delle festività natalizie. E’ per questo che il 21 novembre è anche chiamato“il piccolo Natale”.
Anche quest’anno, la Chiesa Madre ha fatto il pienone: giovani, bambini, adulti e anziani, tutti sono andati ad ascoltare la Pastorale e a riscaldarsi all’uscita con una buona tazza di cioccolata calda. Segno che il Natale è alle porte. Alla celebrazione delle 6:00, presieduta dal vescovo di Trivento mons. Scotti, sono seguite altre messe, alle 8:30, alle 10:30 e alle 12:00. Mentre alle ore 17:00, Santa Messa con il canto del “Te Deum”. Ospite onorario della celebrazione, S.E. Rev.ma Signor Cardinale Sergio Sebastiani, arcivescovo titolare di Cesarea di Mauritania.
Adele Moauro