AGNONE – Ieri, le cittadinanze di Agnone, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Capracotta, Pescopennataro, Pietrabbondante e Poggio Sannita sono state invitate a partecipare ad un dibattito tenutosi nella Sala del Palazzo dei Filippini di Agnone, per discutere sull’attuale situazione riguardante la riprese delle donazioni, al momento in fase di stallo a causa degli stravolgimenti dovuti agli imminenti tagli sanitari.
Sono intervenuti Nicolino Capparozza, Presidente della sezione AVIS di Agnone, il dott. Luigi Falasca, Presidente Onorario e il dott. Gelsomino De Vita, Direttore Sanitario (oltre che Sindaco del paese). E’ mancato invece l’Assessore Regionale Franco Giorgio Marinelli, che non è potuto intervenirte per un impegno imprevisto.
Ricordate tutte le difficoltà a cui la sezione AVIS di Agnone è andata incontro negli ultimi mesi, il discorso si è incentrato sul come poterla salvare, dal momento che, nell’arco di ventisei anni di attività, si è sempre rivelata estremamente funzionale e soddisfacente, al punto che tra i donatori vi era anche un consistente gruppo di cittadini di Castiglione Messer Marino (centro della regione Abruzzo), ritiratosi recentemente proprio a causa del terremoto che si sta abbattendo sulla sanità agnonese.
Pur essendo solo un centro di raccolta del sangue, facente capo al più grande centro trasfusionale di Isernia, l’AVIS di Agnone era tanto preciso ed efficiente da essere praticamente a sé stante, autonomo, con l’effettuazione non solo di salassi quotidiani, ma anche di analisi ed esami di compatibilità col paziente ricevente, che rappresentano un “di più”, senza considerare il rapporto di familiarità con i donatori, peraltro non occasionali, che contribuiva alla riuscita di tutte le operazioni.
Ad effettuare i prelievi erano i dottori De Vita, pilastro del sistema, Meo e Mastronardi.
Lo sgretolamento di tutta l’ottima e funzionale struttura è derivato dalla coincidenza delle operazioni di razionalizzazione che colpiranno la sanità a breve termine con il pensionamento del dottor De Vita, che aveva la delibera di responsabilità, avvenuto alcuni mesi addietro.
Dopo il rifiuto del dott. Meo di accettare la responsabilità almeno della sola raccolta di sangue, il centro, attualmente in funzione in maniera discontinua e male organizzata, si troverà a dover dipendere in tutto e per tutto da Isernia, dove il nuovo Primario del Laboratorio di Analisi, dott. Pasqualino Di Iorio, ha dichiarato che, ad eccezione dei prelievi, effettuati non più di tre volte a settimana, non si prenderà la responsabilità di continuare tutte le operazioni che il centro di Agnone effettuava, perché non di sua competenza.
Scopo della riunione è stato comunicare ai cittadini che si cercherà di fare di tutto per riportare la situazione alla vecchia normalità, ma bisogna attendere la riunione delle Regioni in deficit col Governo nazionale, prevista per il 12 settembre, e poi trovare gli accordi giusti.
Se la situazione dovesse restare tale, cosa attualmente probabile, l’Altomolise avrà perso un centro di raccolta del sangue validissimo ed efficientissimo, a cui peraltro erano iscritti un abitante ogni tredici, quindi una percentuale altissima di donatori. Perso il gruppo di Castiglione, a causa dei disservizi ultimamente si stanno sfaldando anche gli altri gruppi.
Rifiutata la proposta fatta dalla Regione Molise (l’invio sporadico di un medico e un’infermiera da Isernia), nel dibattito si è affrontato il tema di come gestire la situazione in questo momento di stallo, in attesa di qualche risposta.
Ma, come spesso avviene nelle situazioni disperate, la discussione, che ha visto molti interventi da parte di donatori delusi o arrabbiati, si è accesa a tal punto da dare vita ad un groviglio improduttivo di accuse reciproche, di discorsi al di là del tema specifico, alla ricerca di un capro espiatorio che si sobbarchi la colpa.
Per ora si può soltanto aspettare che arrivino direttive “dall’alto”, a sistemare in meglio o in peggio la situazione. Eppure è triste vedere che devono elemosinare anche coloro che vogliono fare del bene gratuitamente e senza lucro.
Adele Moauro