VILLETTA BARREA – Tante cose mutano nel corso del tempo, le tradizioni si ripetono con varianti sempre più vicine all’attualità ma il senso profondo del Natale per i Cristiani resta la nascita del Cristo e viene rivissuta ogni anno con rappresentazioni tradizionali e non che risalgono all’epoca del Santo Poverello.
Era il Natale del 1223, quando San Francesco decise di rappresentare, a Greccio, il primo presepe vivente. San Bonaventura descriveva quest’episodio nella biografia di San Francesco d’Assisi. Da allora, la rievocazione si diffuse in tutte le altre regioni cristiane attraverso raffigurazioni della classica scena della Natività con il Bambino nella mangiatoia, la Madonna e San Giuseppe, il bue e l’asinello.
Ai nostri giorni la tradizione continua e proprio in questi giorni, in molte case, piazze e chiese si danno gli ultimi ritocchi a opere che saranno poi stupendi capolavori.
Nella Chiesa di S. Maria Assunta di Villetta Barrea, grazie all’ingegno e alla buona volontà di alcuni parrocchiani, è stato allestito un presepe davvero particolare: riproduce uno scorcio dell’incantevole paesaggio dov’è incastonato il grazioso paese. Per chi è del posto sarà facile riconoscere il vecchio ponte che, prima della costruzione della diga, collegava Villetta Barrea a Civitella Alfedena, oggi visibile solo quando il livello del Lago di Barrea è al minimo invaso.
D’effetto anche la riproduzione della Chiesetta di San Sebastiano, risalente al 1500 circa e ristrutturata nel 1990, ai piedi della folta pineta autoctona la cui varietà di pino è denominata appunto Pinus Nigra di Villetta Barrea e che colora di verde il Monte Mattone. Una scenografia semplice che avvolge la grotta della Natività capace di trasmettere la cura, la dedizione e i sentimenti che hanno spinto Rosanna Ciarletta, Lucette Legas, Cecilia Santucci, Nicolina Di Giulio e Tonino Tarquinio a regalare ai compaesani questa visione per suscitare emozioni e ricordi al primo sguardo di ogni spettatore.