MONTAQUILA (Is) – Situazione alquanto “particolare” quella denunciata agli organi di stampa tramite una dettagliata nota dal neonato comitato di protesta sorto a Montaquila nell’ultimo periodo. I cittadini fautori di questa iniziativa protestano per il trattamento che il territorio comunale sta ricevendo dalle forze dell’ordine, in particolare dai Carabinieri. Non è il primo, e non sarà neanche l’ultimo caso, e a tal proposito, ricordiamo volentieri il comitato “Pro Trignina”, sorto contro l’uso indiscriminato di autovelox sulla nota arteria stradale. Lì, anzichè le forze dell’ordine tradizionali, erano i vigili urbani dei vari comuni del territorio ad entrare in azione, soprattutto concentrati per rimpinguire le risorse delle casse comunali, anzichè pensare al’incolumità degli automobilisti. E il prefetto di Chieti diede ragione ai cittadini: così la musica è cambiata. Controlli si, ma senza imboscarsi dietro alberi o nascondersi dietro auto civili. Ne valeva oltrettutto, anche della dignità e dell’immagine dell’uniforme che si indossava durante il servizio.
Qui le cose sono diverse, ed in effetti hanno una strana connotazione secondo quanto dichiarato:
“Nel tratto di strada della statale 158 nei pressi del bivio di Montaquila – scrivono i componenti del comitato di protesta nella nota – nel periodo che parte dalle metà di novembre stanno accadendo cose molto strane. Puntualmente, con cadenza quasi quotidiana si appostano pattuglie dei Carabinieri proprio all’ingresso del bivio con l’intento di far rispettare le leggi. Non vogliamo giustificare chi viola le norme del codice della strada, ma sembra quasi scorretto aver preso di mira una cittadina tranquilla come la nostra. Tutti hanno ragione.
La polizia locale ad applicare le norme, ma gli automobilisti che costretti a pagare somme elevate si sentono vittime di sanzioni che considerano ingiuste, visto che nell’ultimo periodo siamo arrivati a circa 50 verbali. In tutto questo – si precisa nella nota del comitato – noi cittadini non abbiamo avuto ancora il piacere di sapere se il primo cittadino abbia almeno fatto una telefonata al Prefetto per sapere il perché, mentre il comandante della stazione Carabinieri di Montaquila forse non ha ancora capito che dovrebbe vigilare lui il proprio territorio, visto che ad oggi abbiamo una presenza massiccia di pattuglie che si scomodano da Venafro per controllare il paese di Montaquila.
Crediamo allora – concludono i componenti del comitato – che non abbia senso avere una caserma e del personale in più che graviti sulle spalle del cittadino che paga le tasse”. Per correttezza di cronaca va anche detto che ascoltato il sindaco di Montaquila, Franco Rossi sulla vicenda, ha precisato che già si è fatto carico del problema mettendosi in contatto personale con i Carabinieri per capire il perché dell’intensificarsi dei controlli.